Niente Tokyo per il team maschile in cui brilla il talento della Ginnastica Salerno
Una beffa autentica, amarissima. La Nazionale azzurra maschile di Nicola Bartolini, asso della Ginnastica Salerno campione d’Italia in carica, manca di un soffio la qualificazione olimpica, chiudendo al tredicesimo posto nel Concorso per team ai Mondiali di Stoccarda. Tolte Russia (259.928), Cina (258.354) e Giappone (258.026), già ammesse dall’edizione di Doha 2018, c’erano altri nove posti utili che sono andati, nell’ordine, a Ucraina (253.528), Gran Bretagna (252.409), Svizzera (252.400), Stati Uniti (250.359), Chinese Taipei (250.093), Corea (249.651), Brasile (247.236), Spagna(246.727) e Germania (246.508). Gli azzurri sono i primi degli esclusi, staccati di appena 5 decimi dai padroni di casa e dall’ultimo posto utile per volare a Tokyo 2020. Malgrado il sorteggio sfavorevole, che li ha costretti ad aprire le qualifiche nella prima suddivisione, Marco Lodadio, Ludovico Edalli, Carlo Macchini, Nicolò Mozzato e Nicola Bartolini, con il totale di 245.996, sono riusciti a scalare un gradino rispetto al 14esimo posto in Qatar e a tenere accese le speranze fino all’ultimo, precedendo Paesi quotati come la Francia, l’emergente Turchia, il Canada e l’Olanda.
Gherardo Tecchi, presidente della Federazione italiana ginnastica, festeggiando la medaglia di bronzo a squadre dell’Italia femminile, ha speso parole d’elogio anche per Bartolini e compagni: «Il podio delle nostre ragazze è stata la ciliegina sulla torta, ci ho sempre creduto. Gli uomini, invece, sono stati sfortunati anche per la non felice posizione nel turno di qualifica, “a freddo” proprio all’inizio, per poi ritrovarci ad appena mezzo punto dal dodicesimo posto che sarebbe valso il viaggio a Tokyo – fa notare il numero uno federale – . In pratica abbiamo perso 5 centesimi in ogni esercizio rispetto al punteggio che ci avrebbe fatto qualificare, una cosa assurda. Questo gruppo meritava l’Olimpiade, i ragazzi sono stati splendidi. Ma accettiamo il verdetto e impariamo, infatti tutto questo non inficia il lavoro che è stato fatto dopo i Mondiali di Glasgow 2015, quando siamo ripartiti con i più giovani e abbiamo ricreato il settore maschile, i risultati si sono già visti e ne avremo ulteriori conferme. I prossimi mesi saranno importanti per riprendere la strada verso i l’alto. Sono sicuro che questa squadra già agli Europei di Parigi dimostrerà il suo valore».